Louis Armstrong
Non è per
niente facile ricostruire la vita di un artista, spesso si finisce col seguirla
indirettamente attraverso concerti e piazze ,spesso si divulgano solo
informazioni riguardanti le sue sbronze, i suoi rapporti sessuali,le sue
conoscenze ,tralasciando un fattore determinante, quale la sua umanità, che
persona era in realtà quest’uomo. Unire
atipico è emozionante è forse la cifra del arte di Armstrong e la ragione della
sua enorme popolarità nella storia della musica , portando una sferzata di vera
autenticità. Louis Armstrong nasce da una famiglia molto povera,senza un
padre,passa vari mesi al riformatorio ,in cui apprende l’arte della musica. La
sua disponibilità e generosità superano la sua bravura,un oggetto lo segue
sempre ,la sua macchina da scrivere, che utilizzava per scrivere ricordi
autobiografici,raccolte di scherzi, ma soprattutto la usava per rispondere ai
suoi fan, anche quando era massacrato al ritorno di un concerto. Luis non ebbe
figli ne adotto uno ,Clarence figlio di sua cugina , alla quale si dedico con
amore ,che viene ripreso nei sorrisi delle foto che li ritraggono assieme. La generosità di Armstrong è provata dalla storia della magnifica tromba
selmer ricevuta in regalo da Re Giorgio V ,nel 1933:pochi anni dopo Lyman Vunk
,trombettista ,la stava ammirando durante un concerto ,Louis lo notò ,e gliela
regalò senza indugio. Armstrong fu un importante sostenitore finanziario di
martin Luther King e di altri attivisti, per i diritti civili,ma solitamente
preferiva lavorare dietro le quinte, non amava confondere i suoli ideali
politici con il lavoro. Proprio per questo fecero notizia le poche occasioni in
cui rese pubbliche le sue idee, quella più importante fu la pesante critica che
rivolse al Presidente Eisenhower, in occasione del conflitto tra
segregazionisti e anti-segregazionisti,nel 1957. In quell'occasione Armstrong
definì Eisenhower "falso" e "smidollato" a causa della sua
inattività; Armstrong cancellò inoltre un tour già pianificato in Unione
Sovietica ,dichiarando che il governo statunitense poteva "andare
all'inferno", per il modo in cui stava trattando i neri nel sud degli
Stati Uniti, e che lui non avrebbe mai potuto rappresentare all'estero un
governo che si trovava in conflitto con la gente di colore.
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