mercoledì 5 giugno 2013

Eroe (Storia Di Luigi Delle Bicocche)


                                                                                 
                                                                              








Luigi Delle Bicocche

La storia che vado a raccontarvi narra di Luigi Delle Bicocche, eroe contemporaneo, appartenente alla classe media. Luigi, come ogni mattina, si sveglia alle sei spaccate e a ricordargli l’orario vi è sempre  quella sua fastidiosa e rumorosa sveglia a forma di pagliaccio. Diversamente dal solito, stamane, dopo essersi svegliato, ha preso la sveglia e l’ha scaraventata contro il muro,  poi si è girato verso la parte del letto dove fino a sei ore prima stava sua moglie Noemi. Sul letto è rimasta ancora la sagoma del suo esule corpicino che sfiora con la mano e gli fa scattare nella mente ricordi piacevoli, che come sempre lo aiutano ad affrontare un’altra giornata fatta di stenti. Dopo essersi alzato con fatica , Luigi pulisce con enfasi tutto quel piccolo bilocale, che lui chiamava ”arrangiamento” di una vita fatta di proibizioni. La sua determinazione nella pulizia dipendeva dal fatto che avrebbe sottratto del lavoro a Noemi, già afflitta dal suo interminabile orario notturno da infermiera nell’ospedale Santa Chiara. Il lavoro di Noemi inizia alle dieci di sera e termina alle sette del mattino, mentre il lavoro di Luigi ricopriva quel restante della giornata libera di Noemi. I due avevano pochi momenti da condividere, fatti di baci volanti e di abbracci di conforto. Luigi si appresta a chiudere la porta di casa ed andare alla sua bottega di restauro di mobili antichi ,quando all’ultima mandata di chiave compare Noemi , completamente avvolta in un impermeabile giallo, che la ricopriva interamente per proteggerla dalle intemperie esterne. Aprendo di nuovo la porta, Luigi aiuta Noemi a riporre le varie attrezzature che lei adoperava per il suo lavoro, e girandosi verso di lei, vedendola bagnata, stanca ed afflitta pensò tra sé: ”Questa vita tempi addietro immaginata attraverso gli occhi di un bambino e poi divenuta un incubo con la maturità”. La spogliò di tutti i vari indumenti che portava, così come si fa con i bambini, e prendendola in braccio la portò nella stanza da letto, poggiandola nella parte dove lui dormiva  poca’anzi, dandole un bacio sulla fronte  e uscendo se ne andò verso il lavoro. Noemi si addormentò col pensiero di quel bacio, icona di una vita frustante che non dà spazio  all’amore e  alla creazione. Luigi si trova nella sua bottega, quando lavorando un mobile, levigando la sua superficie ,si accorge improvvisamente della superficialità dell’ esistenza del uomo,  e della sua inutilità di fronte ad avvenimenti che impongono una realtà non voluta,al principio immaginata come una sorta di liberalizzazione da tutti i vincoli strutturali della società. Dando gli ultimi ritocchi alla sua opera,gli emergono alla mente i ricordi di quando ha conosciuto Noemi,della loro felicità passata, di quell’amore che riusciva sempre a trasportarli lontani dai loro problemi. Ma quando quest’ultimi prevaricavano sulla loro condizione di una vita armoniosa ,allontanandoli l’un l’altro non sentimentalmente ma fisicamente. Questa situazione di allontanamento che i due coniugi devono sopportare ,è determinata dall’elevato costo della vita quotidiana, che  devono affrontare, che li porta a lavorare incessantemente.  E’ ormai sera quando Luigi entrando a casa si rammarica, perché  non è riuscito ad incrociare Noemi ,uscita da poco  per andare a lavorare. Riesce a percepire solo il suo profumo, come una brezza che lo  accarezza, incrociando nell’appartamento i segni indistinguibili del suo passaggio frettoloso che la caratterizzava. Entrando nella stanza da letto,e guardando alla finestra, si accorse come la pioggia si scatenava contro i tetti del mondo,e sdraiandosi nel letto dalla parte di Noemi, riusciva a sentire quel calore che lei aveva lasciato,e si addormentò lasciandosi trasportare dal suo amore.