giovedì 3 luglio 2014

Via del campo














De Andrè è sicuramente un’artista il cui stile abbraccia la canzone e la poesia “come l’uva abbraccia la vite”. Le sue canzoni sono incentrate più all’uomo inteso come oggetto delle sue opere, in cui mostrano la vera nudità dell’anima, martoriata da mille enigmi. Via del campo, ai tempi che fu scritta la canzone, era una delle strade più malfamate di Genova,dove si trovavano i ceti più bassi della società come le prostitute. De Andrè racconta di una prostituta in modo morbido, quasi impercettibile, e lo fa sembrare  alle orecchie di chi ascolta un concetto nobile. La prostituta per De Andrè non vende il suo corpo inteso come oggetto , ma bensì la rosa, la parte più preziosa di sé. Tramite questi concetti la prostituta viene vista sotto un’altra luce ,quasi a raggiungere altri colori ,un’altra forma, che la portano vicino alla beatificazione.  De Andrè ha sempre definito questa classe sociale ,come quella che più si accostava alla purezza,perché non rispettavano le regole che il buon costume imponeva agli altri,ed erano fuori da qualsiasi schema che l’ipocrisia voleva dettargli. La bambina rappresenta la speranza in mezzo al degrado come la rugiada bagna la strada, anche la bambina viene imbevuta dalla pioggia .” I suoi occhi  grigi come la strada “ quasi a riflettere quello squallore che la circonda ,”ma nascono fiori dove cammina”, perché la sua giovane età gli da ancora un futuro su cui sperare. “se di amarla  ti vien la voglia, basta prenderla per la mano” la seconda prostituta viene introdotta in un ottica diversa,con questa frase De Andrè vuole ridare dignità a questa condizione umana attinente ad  un profilo sentimentale. Un concetto della prostituta del tutto rinnovato e lontano dai modi di pensare dell’epoca. È proprio quella condizione di povertà della prostituta,” con quel primo piano” che vuole simboleggiare il paradiso ormai raggiunto di quella condizione. L’illuso nella canzone vorrebbe cambiare la natura della donna, portandola a comportarsi secondo norme di moralità per prendersela in moglie.  Perciò è un illuso, la donna non potrà cambiare mai perché essendo nata nel degrado non sa fingere di essere una donna che in realtà non potrà mai essere ed è proprio questo fenomeno a portare l’elevazione della sua natura spirituale.
Dai diamanti non nasce niente
  dal letame nascono i fiori

Con questa frase che io definirei una perla si chiude la canzone di De Andrè. I diamanti sono il simbolo della borghesia è da essi non potrà mai nascere nulla di buono. I fiori rappresentano il futuro,è solo chi ha vissuto nella miseria potrà  costruirsi una vita migliore. Via del campo è un inno all’umanità o  una poesia che stravolge l’ipocrisia che ci circonda.