Luigi Delle
Bicocche
La storia che vado a raccontarvi narra di Luigi Delle
Bicocche, eroe contemporaneo, appartenente alla classe media. Luigi, come
ogni mattina, si sveglia alle sei spaccate e a ricordargli l’orario vi è sempre
quella sua fastidiosa e rumorosa sveglia
a forma di pagliaccio. Diversamente dal solito, stamane, dopo essersi svegliato,
ha preso la sveglia e l’ha scaraventata contro il muro, poi si è girato verso la parte del letto dove
fino a sei ore prima stava sua moglie Noemi. Sul letto è rimasta ancora la
sagoma del suo esule corpicino che sfiora con la mano e gli fa scattare nella
mente ricordi piacevoli, che come sempre lo aiutano ad affrontare un’altra
giornata fatta di stenti. Dopo essersi alzato con fatica , Luigi pulisce con
enfasi tutto quel piccolo bilocale, che lui chiamava ”arrangiamento” di una
vita fatta di proibizioni. La sua determinazione nella pulizia dipendeva dal fatto
che avrebbe sottratto del lavoro a Noemi, già afflitta dal suo interminabile
orario notturno da infermiera nell’ospedale Santa Chiara. Il lavoro di Noemi
inizia alle dieci di sera e termina alle sette del mattino, mentre il lavoro di
Luigi ricopriva quel restante della giornata libera di Noemi. I due avevano pochi
momenti da condividere, fatti di baci volanti e di abbracci di conforto. Luigi
si appresta a chiudere la porta di casa ed andare alla sua bottega di restauro
di mobili antichi ,quando all’ultima mandata di chiave compare Noemi ,
completamente avvolta in un impermeabile giallo, che la ricopriva interamente
per proteggerla dalle intemperie esterne. Aprendo di nuovo la porta, Luigi aiuta
Noemi a riporre le varie attrezzature che lei adoperava per il suo lavoro, e
girandosi verso di lei, vedendola bagnata, stanca ed afflitta pensò tra sé: ”Questa
vita tempi addietro immaginata attraverso gli occhi di un bambino e poi divenuta
un incubo con la maturità”. La spogliò di tutti i vari indumenti che portava, così
come si fa con i bambini, e prendendola in braccio la portò nella stanza da
letto, poggiandola nella parte dove lui dormiva
poca’anzi, dandole un bacio sulla fronte e uscendo se ne andò verso il lavoro. Noemi si
addormentò col pensiero di quel bacio, icona di una vita frustante che non dà
spazio all’amore e alla creazione. Luigi si trova nella sua
bottega, quando lavorando un mobile, levigando la sua superficie ,si accorge
improvvisamente della superficialità dell’ esistenza del uomo, e della sua inutilità di fronte ad
avvenimenti che impongono una realtà non voluta,al principio immaginata come
una sorta di liberalizzazione da tutti i vincoli strutturali della società.
Dando gli ultimi ritocchi alla sua opera,gli emergono alla mente i ricordi di
quando ha conosciuto Noemi,della loro felicità passata, di quell’amore che
riusciva sempre a trasportarli lontani dai loro problemi. Ma quando
quest’ultimi prevaricavano sulla loro condizione di una vita armoniosa ,allontanandoli
l’un l’altro non sentimentalmente ma fisicamente. Questa situazione di
allontanamento che i due coniugi devono sopportare ,è determinata dall’elevato
costo della vita quotidiana, che devono
affrontare, che li porta a lavorare incessantemente. E’ ormai sera quando Luigi entrando a casa si
rammarica, perché non è riuscito ad
incrociare Noemi ,uscita da poco per
andare a lavorare. Riesce a percepire solo il suo profumo, come una brezza che
lo accarezza, incrociando
nell’appartamento i segni indistinguibili del suo passaggio frettoloso che la
caratterizzava. Entrando nella stanza da letto,e guardando alla finestra, si
accorse come la pioggia si scatenava contro i tetti del mondo,e sdraiandosi nel
letto dalla parte di Noemi, riusciva a sentire quel calore che lei aveva
lasciato,e si addormentò lasciandosi trasportare dal suo amore.
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