martedì 28 agosto 2012

Dolce trema





Un giorno assorto nei miei pensieri sentii la terra Tremare sotto i miei piedi.  La terra che sempre così Rigida diventò friabile come un biscotto, io rimasi Immobile e domandai a questa creatura chi fosse, e Lei mi rispose che  non era altro che il frutto del Male degli uomini.  Noi non avevamo fatto altro che Nutrirla e lei era cresciuta forte, egoista ed amara Perché gli uomini così  la avevano educata. Il suo Passaggio portò grande scompiglio, molti rudimenti crollarono e la coscienza della gente si manifestò come Crescente attesa di morte e paura ,lei mi guardò in faccia, e mi disse che era il grido di sofferenza della terra. Questa terra che ardeva di ingiustizie ,e io gli chiesi, perchè o terra mia semini tanta disperazione, negli occhi Già afflitti della gente, perchè il tuo passaggio deturpa in maniera così fervida la mia mente. In maniera molto Gentile lei mi rispose, poichè gli uomini distruggono ciò di che più bello esista, senza preoccuparsi di nulla e Perpetua e la loro distruzione ,inarrestabile la loro sete di avidità.Lei mi rispose di essere il frutto di un Matrimonio incestuoso,Provocato dalla incoscienza degli uomini.Come una scossa così forte possa Risvegliare la coscienza degli uomini, e pure il suo cammino semino morte e distruzione, lei venne da me, ma In maniera  gentile mi fece vedere ciò, che a pochi chilometri era successo, come per dire, "vedi ti ho Risparmiato sei fortunato". Io gli dissi che male avevano fatto dei bambini ,perché te li sei portati via,  mi Rispose; il mio percorso e come un fiume in piena, non può determinare ciò che sia giusto o sbagliato. Io Agisco così come mi hanno insegnato gli uomini, le loro azioni sono ben peggiori delle mie. Sempre lì rimasi a Pensare, e quando gli ultimi scossoni davano segno che lei stava andando via ,si giro verso di me e con aria Sognante mi disse, ecco l’uomo nel pensiero simile ad un Dio, intelligente e dotato di ingegno ,ma basta una Piccola scossa,a farlo cadere nel panico, a far crollare tutte le sue certezze e la sua sicurezza. Tu sei rimasto Immobile dinnanzi a me ,non perché  avevi paura ma sapevi che di fronte a me era invano una tua fuga.


mercoledì 22 agosto 2012

un matto






tra genio e follia


Saggio è colui che con la mente stimola l’intelletto, il genio usa la sua follia per sfidare la ragione .Pensavo come era strano essere nel mondo e come era bello sentirlo mio, sentire che ogni parola ,ogni frase, ogni gesto ,aveva uno scopo preciso,il quale mi avrebbe portato in qualche modo al di sopra di ogni angoscia, che mi trascinavo dietro, ad ogni dubbio avrei trovato una risposta esauriente. La follia era una forma di essere se stessi, al contrario flusso di meschinità, che osteggiava di continuo le azioni degli uomini. In ogni prospettiva  il mondo mostrato agli occhi titubanti di uno stolto, che a differenza degli altri ,non percepisce il vero significato che si nasconde dietro ad ogni gesto ,che sembra innocente ma carico di odio. Come specificato nella canzone del maestro De Andrè, e se il vero significato si nasconde sotto una metafora ,che racchiude l’essenza di  un finto pazzo, che fa azioni per non intendere il proprio  modo di pensare,agisce nella notte e nessuno potrebbe mai capire che è lui.  Perchè la sua fama deluderebbe quel pensiero,come una voce squillante risveglia le coscienze del popolo, ormai come tante pecore condotte al macello. Una morte pietosa lo strappo alla pazzia ,come premio inaspettato ,angosciosa attesa di un mondo che non aveva inteso in pieno la sua autenticità.








giovedì 16 agosto 2012

kama il Dio dell'amore






Concrete jungleTradotta da Anonimo


Oggi sulla mia giornata non splenderà il sole
La gialla luna piena non uscirà a fare la sua parte
Ho detto che l'oscurità ha oscurato la mia luce
E la mia giornata è divenuta notte
Dove si può trovare l'amore
Qualcuno me lo dirà?
Poiché la vita deve essere altrove
E non in una giungla d'asfalto
Dove vivere è più difficile
Giungla d'asfalto
Uomo, devi fare del tuo meglio
Non ho catene alle caviglie
Ma non sono libero
So di essere tenuto in cattività
Sì - non ho mai conosciuto la felicità
Non ho mai saputo cosa sia la tenerezza
Malgrado tutto - riderò sempre
Come un clown
Nessuno mi aiuterà perché
Devo risollevarmi da solo
Dal terreno
In questa giungla d'asfalto
Ho detto, ora cos'altro hai in serbo per me?
Ah, giungla d'asfalto, ora mi lascerai vivere?
                                                

Concrete  jungle

In questo testo si rammenta la continua tirannia, a vivere in una società al limite del surreale ,dove non c’è modo di rapportarsi con nulla, dove ci sono solo costrizioni e vincoli da mantenere. Una crescente sete di denaro ci pervade, senza lasciarsi intravedere una forma d’amore ormai scomparsa dalle nostre menti.Il continuo susseguirsi di avvenimenti, che portano la nostra Personalità,a confrontarsi con idee che limitano la nostra creatività, a realizzare qualcosa di unico, è frenata da un eccessivo controllo, che determina la nostra forma originaria di pensatori, la cui voce ,fuori dal gregge, riecheggia come richiamo alla libertà. E’ come se la vita intesa  come percorso da attraversare per raggiungere un traguardo prefissato, di colpo smetta di esistere ,il giorno diventa notte, le speranze non diventano niente altro che un buio troppo profondo per intravedere un po’ di luce.l’amore incontrastato icona della nostra felicità, viene sostituito da false idolatrici, senza senso, senza gioia ne dolore. In una giungla d’asfalto, dove nessuno ti aiuta, dove sei solo ,non hai catene, ma la tua libertà e limitata, perchè non puoi vivere come vorresti. Non hai mai conosciuto la felicità ,il tuo vivere e una continua lotta, ma nonostante questo tu ridi e vai avanti, è perpetua la tua battaglia,poiché le tue forze, sono le uniche che ti sosterranno.






giovedì 2 agosto 2012

La stella guarda il mondo


Il discorere silenziozo dei miei passi, il rintocco di un orologio antico.Il tempo che fugge via, e che non riesci mai a raggiungerlo, poiché è troppo immenso, non finisce mai, e tu sei cosi piccolo di fronte a lui, che ti incute terrore. Pensi di non farcela, però continui a combattere, ti sembra una battaglia persa, ma non c' è  la fai a mollare, quando all’improvviso dentro di te si illumina la consapevolezza, che il tempo è solo invidioso di te. Perché i tuoi momenti sono preziosi come l’oro, perchè non sai mai se baciando una ragazza, sarà l’ultima o la prima di una lunga serie.Ogni momento per te è unico. Una vita spesa a cercare qualcosa che è vicina, ma sembra lontana, in un mondo colorato dove il blu ed il rosso si incontrano per sfociare nell’ assoluto oblio.Quello che non si conosce fa paura ,in certe persone il giorno e la notte si incontrano nel pensiero. Nella mente piu complessa si nasconde un pensatore libero, tanto grande è il suo intelletto quanto la sua sofferenza, esso non si limita a traguardi prefissati, va sempre più  avanti, è come una continua ricerca,non si ferma mai ,non è mai contento di quello che fa, anche se agli altri, le sue azioni sembrano divine, riesce sempre a trovare  dei difetti,e perpetua la sua ricerca. E' come una malattia che  costringe la tua mente a non stare mai ferma, ma la fa arrivare, fino a dove gli altri non sono arrivati. E' come una droga, che invade il tuo cervello,i pensieri rincorrono altri pensieri, e tu cerchi una risposta che non trovi , tante strade si aprono davanti a te. Qual' è il critero di scegliere senza sbagliare? O è lo sbaglio che ti mostra la retta via. E' come se questa assurda società,ci costringa a sognare un mondo che in realtà non esiste, è come vedere la pubblicità del mulino bianco. Tutta un'illusione sfumata , che ci fa sognare in un giardino incantato. Quando un bel giorno ti svegli, e guardandoti intorno non vedi altro che un assurdo modo di vivvere, dove il denaro fa si che persone muoino invane ,un cattiva combinazione tra follia e ambizione. La vita è vista come un inutile commedia, dove c’è sempre chi vorrà prevaricare. La stella guarda il mondo, ma noi non la vediamo, perchè accecati dalle nostre luci, che illuminano il mondo, per oscurare le stelle.Un mondo che trova nella musica la sua voce verace ,che esplode in accordi e pensieri,la musica è vista da me come assoluta voglia di esistere, Per  trovare una spiegazione, a tutto ciò che siamo ,senza piu limiti, parlare, emergere, essere una voce che dica la verita sui soprusi.De Andrè denuciava  apertamente il suo pensiero  del mondo.  Idee vicine alla sofferenza, che hanno trovato in lui ed in altri "canta-poeti" simili, la loro massima espressione