Caparezza il
poeta sbarazzino,accattivante e spinoso nelle sue rime, riesce a risvegliare quell’anima viva che dimora in
noi.
Nel suo
album “Il secondo me” da un lato ironizza sulla difficile situazione di un
artista, da un altro lato descrive i problemi comuni che fanno parte del mondo.
Il titolo della canzone ha un duplice significato, da un lato, il secondo
inteso come album,dall’altro un tempo fatto di inutili paure. Manifestazioni inquietanti,atti
di follia, un continuo susseguirsi di raccomandazioni, che portano a valorizzare
persone che non hanno alcuna dote,ma sono figli o parenti di persone di spicco.
La politica funge da specchio in una società,dove pervade il terrore,
amplificato dalla certezza di un sistema intrico di marciume fin dalle sue
fondamenta. Il testo parla anche in maniera meno percettibile della storia
della politica italiana, descrivendo in maniera divertente le varie fasi che ci
hanno condotto dalla dittatura, fino a sfociare in una assurda democrazia. Nel
brano in questione, viene evidenziato la continua falsità detenuta da un politico
in campagna elettorale,che in cambio di favori acquisisce voti e consensi,
beffandosi dopo la sua elezione di tutte quei bei programmi promessi. La sua
nota di contrarietà, al perbenismo camuffato dall’ipocrisia, rendono i suoi
testi folcloristici ed entusiasmanti.
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