De Andrè è sicuramente un’artista il cui stile abbraccia la
canzone e la poesia “come l’uva abbraccia la vite”. Le sue canzoni sono
incentrate più all’uomo inteso come oggetto delle sue opere, in cui mostrano la
vera nudità dell’anima, martoriata da mille enigmi. Via del campo, ai tempi che
fu scritta la canzone, era una delle strade più malfamate di Genova,dove si
trovavano i ceti più bassi della società come le prostitute. De Andrè racconta
di una prostituta in modo morbido, quasi impercettibile, e lo fa sembrare alle orecchie di chi ascolta un concetto
nobile. La prostituta per De Andrè non vende il suo corpo inteso come oggetto ,
ma bensì la rosa, la parte più preziosa di sé. Tramite questi concetti la
prostituta viene vista sotto un’altra luce ,quasi a raggiungere altri colori
,un’altra forma, che la portano vicino alla beatificazione. De Andrè ha sempre definito questa classe
sociale ,come quella che più si accostava alla purezza,perché non rispettavano
le regole che il buon costume imponeva agli altri,ed erano fuori da qualsiasi
schema che l’ipocrisia voleva dettargli. La bambina rappresenta la speranza in
mezzo al degrado come la rugiada bagna la strada, anche la bambina viene
imbevuta dalla pioggia .” I suoi occhi
grigi come la strada “ quasi a riflettere quello squallore che la
circonda ,”ma nascono fiori dove cammina”, perché la sua giovane età gli da
ancora un futuro su cui sperare. “se di amarla
ti vien la voglia, basta prenderla per la mano” la seconda prostituta
viene introdotta in un ottica diversa,con questa frase De Andrè vuole ridare
dignità a questa condizione umana attinente ad
un profilo sentimentale. Un concetto della prostituta del tutto
rinnovato e lontano dai modi di pensare dell’epoca. È proprio quella condizione
di povertà della prostituta,” con quel primo piano” che vuole simboleggiare il
paradiso ormai raggiunto di quella condizione. L’illuso nella canzone vorrebbe
cambiare la natura della donna, portandola a comportarsi secondo norme di moralità
per prendersela in moglie. Perciò è un
illuso, la donna non potrà cambiare mai perché essendo nata nel degrado non sa fingere
di essere una donna che in realtà non potrà mai essere ed è proprio questo
fenomeno a portare l’elevazione della sua natura spirituale.
Dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fiori
Con questa frase che io definirei una perla si chiude la
canzone di De Andrè. I diamanti sono il simbolo della borghesia è da essi non
potrà mai nascere nulla di buono. I fiori rappresentano il futuro,è solo chi ha
vissuto nella miseria potrà costruirsi
una vita migliore. Via del campo è un inno all’umanità o una poesia che stravolge l’ipocrisia che ci
circonda.
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